Ricevuto il Presidente cinese e quello indonesiano

Nel corso della settimana, la Malesia ha ricevuto importanti visite ufficiali a distanza di pochi giorni una dall’altra. Il primo ad essere ricevuto da Najib e dal Sovrano Malesiano è stato il presidente cinese Hu Jintao. Dopo pochi giorni, è stata la volta del presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono.

 

La visita del presidente cinese, rientra – come la recentissima di Najib in Cina –  latestnajib-china.JPGnella celebrazione dei 35 anni di relazioni diplomatiche bilaterali che attualmente sono ad un livello tra i più alti nella storia tra i due paesi. Le due parti hanno espresso soddisfazione per la buona tendenza di sviluppo delle relazioni bilaterali, e l’ intenzione di continuare ad impegnarsi per approfondire la cooperazione fra i due Paesi e dare maggiori contributi alla pace e sviluppo della regione. Nel corso della visita è stato firmato un memorandum d’intesa in materia di cooperazione finanziaria relativamente al settore bancario. A questo si sono aggiunti Altri documenti riguardanti infrastrutture, acqua ed energia.

Se le ottime relazioni sino-malesiane hanno positivamente influenzato la visita del Presidente phpZqCUvB.jpgHu, non altrettanto si può affermare riguardo la visita del presidente indonesiano avvenuta in un momento dove i rapporti tra i due paesi sono leggermente tesi, a causa di dispute territoriali ed a causa delle diverse campagne mediatiche che hanno indotto in entrambe le popolazioni un sensibile risentimento. Tuttavia è stato evidenziato da entrambe le parti come, a conferma di una sostanziale solidarietà, la Malesia ha fornito e continua a fornire ingenti aiuti in favore delle vittime del terremoto di Sumatra.

Nel corso di questa settimana la Malesia ha inoltre ricevuto la visita del presidente della Bosnia-Erzegovina – Haris Silajdzic – nel corso della quale sono stati sottoscritti 8 memorandum d’intesa con lo Stato del Sarawak, riguardanti la cooperazione nella produzione di prodotti halal, l’istruzione, la tecnologia e la certificazione delle attrezzature antincendio

Presentato il Budget 2010

Il Primo Ministro Najib ha presentato nei giorni scorsi il bilancio di previsione Governativo per il prossimo anno, che verrà presentato nei prossimi giorni al parlamento, per la formale approvazione. Nella stesura del bilancio Najib ha mantenuto come linea guida il suo obiettivo di elevare la Malesia da paese in via di sviluppo a paese economicamente avanzato. Al tempo stesso ha tenuto in considerazione la crisi economica globale e le conseguenze della stessa che hanno colpito la Malesia. Sulla base di questi due elementi ha quindi adottato un’approccio che egli stesso ha definito “quel poco che c’è, c’è per tutti” che dovrebbe dare una spinta in direzione dell’incremento del reddito procapite per aumentare la domanda interna e contrastare l’abbassamento di quella proveniente dai mercati occidentali. Questo viene evidenziato particolarmente analizzando l’aspetto fiscale del piano che registra una diminuzione dell’aliquota di imposta ed un innalzamento del limite di reddito che determina l’esenzione dal versamento dei tributi, provvedimenti  principalemnte orientati a favore di contadini, pescatori piccoli imprenditori e pensionati.

Una ampia parte del budget sarà direzionata a finanziare opere pubbliche in diversi settori. Una parte sarà direzionata al settore costruzioni; una parte all’istruzione per una migliore specializzazione della forza lavoro; ai “corridoi speciali” di sviluppo ed una parte alle forze dell’ordine; Il settore trasporti riceverà un congruo finanziamento che dovrà essere indirizzato verso le infrastrutture legate all’afflusso dei turisti ed al trasporto pubblico; Il settore elettrico vedrà incentivati i miglioramenti nella trasmissione dell’energia; Il settore della finanza Islamica continuerà ad essere uno dei centri di attenzione dell’attività economica della Malesia e, pur non ricevendo finanziamenti diretti, vedrà prolungati tutti gli incentivi e quelle agevolazioni di cui il settore già beneficiava.

Il reperimento dei fondi per far fronte alle spese, sarà imperniato su una politica di privatizzazioni che mirerà alla riduzione delle attività economiche in cui è impegnato il governo, lasciando spazio alla concorrenza privata; al tempo stesso per quelle attività dove le società governative non hanno concorrenza, queste verranno privatizzate. Molto scalpore tra l’opinione pubblica ha creato l’introduzione della tassa (10€ circa) sulla carta di credito, decisa anche con l’intento di ridurre il numero delle carte possedute che, suddividendo il debito, non permettono una percezione reale dell’indebitamento del possessore che spesso raggiunge livelli preoccupanti.