Petronas si aggiudica i migliori giacimenti in Iraq

La compagnia petrolifera nazionale malesiana Petronas, in consorzio con Royal Dutch Shell si è aggiudicata i diritti per lo sfruttamento del giacimento di Majnun in Iraq, uno dei tre giacimenti definiti “super giganti” in quanto rappresentano le maggiori riserve al mondo ancora da sfruttare. Il giacimento è stimato per poter produrre 12,6 miliardi di barili è situato nella regione meridionale a nord di Bassora, non lontano dal confine con l’Iran. Il consorzio Petronas/Shell riceverà 1,39 dollari al barile (offerta risultata più bassa di quelle della francese Total e della cinese CNPC) ed inoltre i progetti del consorzio prevedono di aumentare la produzione dagli attuali 45 mila a 1,8 milioni di barili al giorno nell’arco di dieci anni. Le prospettive di sviluppo, che sono andate ben aldilà delle aspettative irachene, sono state sicuramente determinanti nell’aggiudicazione della gara che oltretutto ha visto anche la richiesta di un prezzo più basso, sbaragliando così la concorrenza. Secondo l’accordo, l’Iraq potrà detenere una partecipazione del 25% come precisato dalla stessa Shell che deterrà invece il 45% delle autorizzazioni, mentre a Petronas spetterà il restante 30%.
Inoltre la Petronas, questa volta consorziata con Total (alla pari di Petronas con il 25%) e dalla cinese CNPC (che detiene il 50% del consorzio), si è aggiudicata anche i diritti allo sfruttamento del sito di Halfaya anch’esso situato nel sud del paese ma con stime non così ottimistiche come quello di Majnun. L’intenzione è di aumentare la produzione dai 3000 barili al giorno a 535 000. In questo caso il consorzio con a capo CNPC è riuscito a battere ben anche l’ENI, capofila di un consorzio di cui facevano parte anche Sonangol, la cinese CNOOC, la sudcoreana Kogas, e la statunitense Occidental.
Un ulteriore contratto di sfruttamento è stato aggiudicato a Petronas/Japex e riguarda il giacimento di  Gharaf che dovrà arrivare ad una capacità di oltre 200.000 barili al giorno. Il costro di aggiudicazione è stato di 1,49 US$

Richiesta record per le obbligazioni Petronas

La Petronas ha recentemente avviato la piu grande emissione asiatica di obbligazioni negli ultimi cinque anni che, ad indicare la fiducia che Petronas ancora gode tra gli investitori, è stata accolta con successo dai mercati globali. Come riportato dal Governatore della Banca centrale malesiana Tan Sri Dr Zeti Akhtar Aziz l’emissione dei nuovi prestiti obbligazionari da parte di Petronas per 4,5 US$, ha registrato richieste di sottoscrizione in misura pari a 5 volte l’ammontare dell’offerta, raggiungendo i 18 miliardi di US$. I bond che la societa petrolifera nazionale (PetroNas) ha emesso sono di 2 tipi: obbligazioni tradizionali (decennali al 5.25%) per un ammontare di 3 miliardi US$ ed obbligazioni islamiche (Sukuk) per 1.5 miliardi di US$. Il primo, ha raccolto sottoscrizioni per il 39% in Asia, il 31% in Europa, il 25% negli Stati Uniti e solo il 4% in Malesia e l’1% nel Medio Oriente. Le obbligazioni islamiche invece (al 4.25% per una durata di 5 anni) sono stati venduti per il 47% in Asia, il 27% in Europa,il 13% in Malesia, 7% nel Medio Oriente e 6% negli USA