ISTAF Super Series

In questi giorni si stanno svolgendo a Kuala Lumpur, in Malesia, gli ISTAF Super Series, i campionati internazionali di sepak takraw. Il sepak takraw è uno sport originario del Sudest asiatico che assomiglia alla pallavolo, ma che si gioca con una piccola palla originariamente fatta di rattan – un particolare tipo di palma – intrecciato, senza la possibilità di toccarla con le mani. Il nome è composto da “sepak”, che in malese significa “calciare” e da “takraw”, che in thai significa “palla”.

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Il sepak takraw si gioca in due squadre da tre giocatori, più una riserva per squadra. Il campo è rettangolare ed è simile, per dimensioni, a quello del badminton o volano (13 metri circa di lunghezza per 6 di larghezza), diviso nel mezzo da una rete alta un metro e mezzo circa (1,55 per gli uomini e 1,45 per le donne). I componenti di ogni squadra si dispongono su due file: due giocatori stanno sotto rete e uno sta più dietro. Il più arretrato si chiama tekong e deve battere la palla al di là della rete restando in un punto prefissato del campo, delimitato da un cerchio.

I giocatori non possono giocare la palla con le mani, ma possono farlo con qualsiasi altra parte del corpo, generalmente con la testa e con i piedi, cosa che rende le azioni di questo sport molto rapide ma anche molto spettacolari. L’assegnazione dei punti funziona in modo simile alla pallavolo, ovvero quando la palla termina dentro il campo avversario, o quando gli avversari fanno fallo. Vince la partita la prima delle due squadre che si aggiudica 3 set su 5.

Le citazioni più antiche che attestano l’esistenza e la pratica di una disciplina simile all’odierno sepak takraw si trovano in alcuni testi storici malesiani risalenti al XV secolo, gli Sejarah Melayu. In questi testi viene citato un aneddoto, avvenuto alla corte del sultano di Malacca alla fine del 1400, in cui viene citata una palla di rattan che colpisce il figlio del sultano facendolo infuriare. Un’altra attestazione della pratica del sepak takraw si trova in un dipinto murale nel tempio di Wat Phra Kaew, in Indonesia, che ritrae una partita di sepak takraw e che risale alla fine del 1700.

Originalmente il gioco veniva praticato con i giocatori disposti in cerchio che si passavano la palla l’un l’altro, e non aveva scopo agonistico. Soltanto nel 1829, la Siam Sport Association formalizzò le regole del sepak takraw moderno, aggiungendo negli anni successivi l’utilizzo di una rete simile a quella usata nella pallavolo, trasformandolo così in una competizione a squadre. Negli anni ’40 del Novecento il sepak takraw si diffuse in tutta l’Asia orientale, assumendo nomi diversi a seconda del paese in cui veniva praticato. Nelle Filippine, per esempio, si chiama sipa, mentre in Laos kator, in Birmania ching loong e in Indonesia, che è da tempo una delle nazionali più forti, rago.

fonte: ilpost.it

Manassero difende il titolo nel Malaysian Open

Matteo Manassero difenderà il titolo nel Maybank Malaysian Open, il torneo dell’European Tour in programma dal 12 al 15 aprile sul percorso del Kuala Lumpur G&CC nella capitale della Malesia. Lo scorso anno, sullo stesso tracciato, il veronese ottenne il secondo successo nel circuito (dopo quello nel Castello Masters, 2010) imponendosi con 272 colpi (-16) davanti al francese Gregory Bourdy (273), al nordirlandese Rory McIlroy (274), allo spagnolo Rafael Cabrera Bello e allo svedese Alexander Noren (275).

Sarà in Malesia anche Lorenzo Gagli, mentre non hanno trovato posto Andrea Pavan, Federico Colombo e Alessandro Tadini, che si erano iscritti. Nella sua corsa alla riconferma del titolo Manassero si troverà a competere con un field molto qualificato che comprende i sudafricani Charl Schwartzel, Louis Oosthuizen e Branden Grace, il tedesco Martin Kaymer, gli spagnoli Alvaro Quiros e Pablo Larrazabal, il già citato svedese Alexander Noren, il belga Nicolas Colsaerts, il danese Soren Kjeldsen, gli inglesi Tom Lewis e Simon Khan, l’australiano Richard Green, il thailandese Thongchai Jaidee, l’indiano Jeev Milkha Singh e il francese Julien Quesne, che ha superato il veronese nel recente Open de Andalucia. Sono in palio 1.900.000 euro con prima moneta di 314.700 euro.

Il Malaysian Open sarà teletrasmesso in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sui canali Sky Sport 2 e Sky Sport 2 HD con i seguenti orari: giovedì 12 aprile e venerdì 13 dalle ore 8 alle ore 12; sabato 14 e domenica 15 dalle ore 5,30 alle ore 9,30. Repliche sugli stessi canali: giovedì 12 dalle ore 16,45; venerdì 13 dalle ore 16,30; sabato 14 dalle ore 17,15; domenica 15 dalle ore 17